Programmi di recupero post partum
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La gravidanza e il parto portano una grande gioia, ma possono anche essere difficili da affrontare per il tuo corpo. I programmi di recupero post partum di Fisioterapia Donna, possono aiutarti ad affrontare molti dei cambiamenti del tuo corpo, aiutandoti a ridurre lesioni e problemi futuri.
Programmi di recupero post partum con Fisioterapia Donna!
Le prime settimane e mesi dopo il parto spesso portano con sé un po’ di confusione. La privazione del sonno, l’adattamento alle nuove sfide, l’apprendimento di nuove abilità, richiedono molto impegno. Impegno che spesso tende a minimizzare e a fare trascurare l’attenzione a sé stessi. Oltre a prendere appuntamenti con il pediatra, l’ostetrico o l’ostetrica, la neo mamma dovrebbe essere consigliata anche a vedere uno specialista in fisioterapia per la salute delle donne. In realtà, come accade troppo spesso la stragrande maggioranza di quello che avviene è centrata sulla salute e sul benessere del neonato. In generale gli unici controlli che sono coinvolti per la madre sono:
- Un test di screening per la depressione postnatale.
- Un controllo dei punti di guarigione (perineali / vaginali o da un taglio cesareo) in caso di dubbi.
- Un Pap test, se è dovuto.
Difficilmente a questi controlli routinari si associa una valutazione pelvica. Queste valutazioni muscoloscheletriche e le prescrizioni di esercizi non sono di dominio di ostetrici, ostetriche e dei medici di base. Mentre le loro specialità si dedicano ai bambini e assicurano che madre e bambino stanno bene dal punto di vista medico; i fisioterapisti, tra le altre cose, sono specializzati nel ripristinare la salute e il benessere delle donne che hanno appena affrontato un parto.
Cinque cose che un fisioterapista può fare per una puerpera
Di seguito elenchiamo 5 motivi per i quali un fisioterapista specializzato può aiutarti con un controllo post parto:
1. Valutazione dei muscoli del pavimento pelvico
I muscoli del pavimento pelvico sono i muscoli che formano una “rete contenitiva” nella parte inferiore del bacino, e sono responsabili di numerose funzioni tra cui impedire le perdite da vescica e intestino, trattenere gli organi pelvici, sostenere la parte bassa della schiena e del bacino e mantenere una funzione sessuale ottimale. Ruoli piuttosto importanti, che non si possono trascurare.
Considerate che se si è avuto un parto vaginale, i muscoli del pavimento pelvico hanno dovuto allungarsi fino a quattro volte la loro lunghezza normale per consentire al bambino di nascere. I muscoli possono essere lacerati o tagliati, ma anche se sono intatti, hanno ancora subito l’equivalente di un grave infortunio sportivo e hanno bisogno di riposo e riabilitazione adeguate.
Se avete sostenuto un parto cesareo la cosa non cambia perché è la gravidanza il principale fattore di rischio per la disfunzione muscolare del pavimento pelvico, a causa del peso dell’utero in crescita direttamente sui muscoli e dei cambiamenti ormonali che si verificano.
La Valutazione Pelvica per redigere i programmi di recupero post partum.
In una valutazione postnatale, il fisioterapista valuterà i muscoli del pavimento pelvico. Un test di screening può essere eseguito con un’ecografia attraverso la parte inferiore della pancia, che mostra al fisioterapista quanto la donna riesca a sollevare e rilassare i muscoli pelvici. In questo esame il paziente stesso, vedendo lo schermo, ottiene un immediato e importante feedback per capire quali sono i muscoli interessati.
Un esame vaginale è tuttavia il metodo migliore perché possono essere raccolte molte più informazioni, come la forza muscolare del pavimento pelvico, il tono e la presenza di dolore o prolasso vaginale. Questo esame più approfondito è altamente raccomandato se si desidera tornare a fare attività fisiche d’impatto, come un allenamento con i pesi o se si hanno sintomi di disfunzione del pavimento pelvico, come:
- Incontinenza vescicale o intestinale.
- Una sensazione di pesantezza vaginale.
- Qualsiasi dolore nella zona vaginale.
2. Valutazione del muscolo addominale
Sarà determinata la presenza di una Diastasi Addominale, l’allontanamento dei due muscoli retti addominali a causa del rilasciamento dei tendini della linea mediana. L’esame verificherà se il tessuto connettivo nella linea mediana, è tornato alla normalità dopo essere stato allungato in gravidanza.
Questo allungamento è del tutto normale se la gravidanza arriva a termine. Per la maggior parte delle donne, in queste prime settimane dovrebbe essere sufficiente incoraggiare una guarigione ottimale con relativo riposo ed evitare attività che causano aumenti ripetitivi della pressione addominale, come:
- Esercizi addominali.
- Sollevamento di carichi pesanti.
- Tosse cronica e starnuti.
- Sforzarsi eccessivamente durante la defecazione.
La cosa importante da sapere è che la guarigione naturale, si verifica solo nelle prime 8 settimane. Ciò significa che se il tessuto nella linea mediana non è tornato ad essere spesso e forte in quella fase, dovrai fare esercizi specifici per tonificarlo. Il fisioterapista può mettere in atto un programma in seguito alla valutazione pelvica.
3. Valutazione muscolo scheletrica
Il fisioterapista indagherà anche su eventuali dolori o lesioni attuali o passati a giunture o muscoli. I disturbi più comuni in queste prime settimane sono:
- Dolore alla cintura pelvica (dolore all’osso pubico o alla regione dei glutei).
- Mal di schiena.
- Dolore al polso.
La diagnosi precoce e la gestione di questi problemi è essenziale per evitare che diventino problemi cronici.
4. Screening della funzione vescicale e intestinale
Molte donne soffrono di disfunzione della vescica o dell’intestino durante e nelle prime settimane dopo la gravidanza. Il fisioterapista farà domande su:
- Quanto state bevendo.
- Quante volte urinate e defecate.
- Se sentite un bisogno urgente di andare in bagno.
- Se avete problemi di dolore durante i rapporti.
- Se si verificano perdite urinarie o fecali.
Questi possono essere problemi imbarazzanti da discutere, ma è molto importante che un fisioterapista ponga queste domande, per verificare se ci sono primi segni di disfunzione. Prevenire è meglio che curare e l’anamnesi è il momento indicato per individuare le anomalie. In seguito alla valutazione pelvica i fisioterapisti possono aiutarti a mettere in atto un piano per ripristinare la funzionalità della muscolatura pelvica, prima che diventi un problema più grande.
5. Piano di allenamento e definizione degli obiettivi
Ognuno ha diversi obiettivi postpartum per quanto riguarda il ritorno all’esercizio e all’attività. Una donna potrebbe voler correre una mezza maratona tra quattro mesi, un’altra donna potrebbe semplicemente desiderare di non avere più alcun dolore. Qualunque siano gli obiettivi, è importante discuterli con un fisioterapista specializzato e capire quanto sono raggiungibili e cosa deve accadere per raggiungere questi obiettivi in sicurezza. La riabilitazione post partum deve essere vista come la costruzione di una casa: le basi devono essere forti prima di iniziare a costruire le pareti e il tetto in cima, altrimenti si avranno sempre problemi lungo la strada.
Conclusione
Il messaggio da portare a casa è che, sebbene ci siano molti problemi comuni che colpiscono le donne a breve e lungo termine dopo il parto: incontinenza, prolasso vaginale, mal di schiena ecc., ci sono attività che possono essere messe in atto per aiutare a prevenire e curare questi problemi. Non è necessario attendere che si verifichino o peggiorino i problemi, possiamo essere proattivi vedendo un fisioterapista specializzato in salute e continenza nei primi mesi dopo il parto; richiedendo dei programmi di recupero post partum, personalizzato.