Insufficienza linfatica gambe
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Cos’è l’insufficienza linfatica gambe o linfedema? Come si cura e come può essere utile l’intervento di un professionista della fisioterapia? In questo approfondimento cercheremo di dare una risposta a queste domande.
Insufficienza linfatica gambe, un problema senza cura che si può alleviare!
Il linfedema si verifica quando il sistema linfatico non è in grado di eliminare la linfa e provoca gonfiore alle estremità a causa dell’accumulo di questa. La comparsa dell’edema è legata alla circolazione linfatica, sia direttamente dopo l’aumento dell’apporto di liquidi (vene varicose, flebiti, scompenso cardiaco…), sia indirettamente, dopo una specifica patologia linfatica che riduce la capacità di drenaggio del sistema linfatico (agenesia, ipoplasia, incontinenza valvolare e ostruzione linfatica). Queste diverse cause della comparsa dell’edema spesso coesistono, per cui si ha una patologia mista in cui è presente l’insufficienza venosa insieme all’insufficienza linfatica stessa.
Il sistema linfatico
Il sistema linfatico è, dopo le arterie e le vene, il terzo più grande sistema di vasi nel corpo umano. È un sistema di trasporto e drenaggio, dotato di linfonodi. I vasi linfatici corrono in tutto il corpo, parallelamente ai vasi sanguigni. E’ responsabile della produzione, del trasporto e della filtrazione del fluido linfatico in tutto il corpo. Oltre alle sue importanti funzioni circolatorie, il sistema linfatico ha anche importanti funzioni immunologiche. Il sistema linfatico trasporta l’acqua in eccesso, le proteine e le scorie dal tessuto connettivo al flusso sanguigno. Durante questo trasporto, la linfa viene pulita, filtrata e concentrata. In condizioni normali, il corpo umano pompa circa due litri di fluido linfatico ogni giorno.
Cosa succede quando non funziona
L’interruzione del sistema linfatico compromette la sua capacità di drenare correttamente i liquidi, con conseguente accumulo di liquidi in eccesso. Il linfedema si verifica quando il fluido linfatico non può fluire correttamente verso il cuore e si accumula nei tessuti. Può essere paragonato a una sorta di ingorgo, e proprio come in un ingorgo le auto si accumulano, mentre le braccia e le gambe si gonfiano, dando il via al linfedema ovvero il gonfiore cronico. Quindi se i percorsi diventano congestionati, bloccati o danneggiati, i liquidi possono accumularsi nel tessuto connettivo.
Un gonfiore problematico, il Linfedema
I pazienti con linfedema di solito hanno un arto (più spesso le gambe) più grande dell’altro e spesso lamentano una sensazione di pesantezza dell’arto colpito. Il linfedema della gamba di solito colpisce inizialmente il piede e il gonfiore aumenta progressivamente fino a interessare l’intera gamba per settimane, mesi o anni, a seconda della malattia responsabile. Nelle prime fasi il gonfiore è morbido ma nelle fasi più avanzate la pelle è molto ispessita e dura. A differenza dell’insufficienza venosa cronica, questi pazienti non sviluppano le lesioni cutanee caratteristiche della dermatite da stasi.
I soggetti a rischio linfedema
Purtroppo esistono categorie che sono maggiormente colpite da questo rischio. Ad esempio i pazienti oncologici, a cui sono stati rimossi i linfonodi . Ancora i pazienti oncologici che hanno ricevuto radioterapia e sviluppano sclerosi linfonodale. Il linfedema può essere molto fastidioso per chi ne soffre, ma con le cure adeguate il 95% dei pazienti migliora la propria qualità di vita. Chi subisce un intervento chirurgico ai linfonodi o una radioterapia, è sempre considerato a rischio di linfedema. Il grado di rischio dipende dalla presenza o meno di altri fattori di rischio per la condizione, descritti di seguito. Alcuni fattori di rischio per il linfedema sono controllati e altri no, ma conoscerli aiuta a misurare il livello di rischi
Cosa può fare la fisioterapia?
Il linfodrenaggio manuale
Il drenaggio linfatico manuale cerca di stimolare i linfonodi e aumentare le contrazioni ritmiche dei vasi linfatici per accelerare la loro attività e che il liquido linfatico stagnante possa essere reindirizzato verso le vie di eliminazione. I movimenti del terapista devono essere lenti e ritmici, esercitando una leggera pressione con le mani. Nel drenaggio, le strutture linfatiche sono allungate, il che fa aumentare la loro attività, combinandosi con la pressione delle mani che fornisce la direzione verso la quale deve essere inviato il fluido linfatico. Il drenaggio linfatico agisce sulla componente liquida, nonché sulle proteine che formano l’edema stesso.
Indicazioni
- Edema traumatico (distorsioni, contusioni, etc…).
- Infiammazione delle articolazioni e dei tessuti molli (artrite, artrosi, tendinite…).
- Edema postoperatorio e cicatrici.
- Lipedema.
- Linfedema congenito (primario) o acquisito (secondario, ad esempio, dopo la rimozione dei linfonodi).
- Insufficienza venosa (sensazione di gambe stanche, ritenzione di liquidi…)
- Edema causato dalla gravidanza.
- Edema causato dalle mestruazioni o dalla sindrome premestruale.
IL drenaggio manuale può essere coadiuvato dal trattamento di tecar terapia che permette un drenaggio piu incisivo e un miglioramento dei tessuti interessati.
Conclusioni
Speriamo di essere riusciti a trasmettere alcune informazioni utili sull’argomento: Insufficienza linfatica gambe. Fisioterapia donna è un progetto per far fronte ai bisogni delle donne, grazie ad un approccio multidisciplinare per trasformare ogni donna nel meglio di sé. Se siete curiosi di scoprire i trattamenti che possiamo mettere a vostra disposizione per l’insufficienza linfatica agli arti inferiori; o avete dubbi o domande da chiarire, noi ci siamo. Potete contattarci direttamente o inoltrarci una mail con le vostre richieste, faremo il possibile fornirvi le risposte che cercate.