La via spinotalamica, la via del dolore
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Il mal di schiena, il torcicollo o il dolore all’anca sono conseguenze di uno stato di infiammazione che si avverte localmente ma che viaggia su un canale ben definito, la via spinotalamica, la via del dolore. Oggi vogliamo spiegare come funziona questa “comunicazione” e come la fisioterapia può essere utile per alleviare o eliminare i dolori.
La via spinotalamica, la via del dolore, ne parliamo con FisioterapiaDonna.it
Come si verifica il dolore nel corpo? Gli impulsi del dolore sono trasmessi al midollo spinale da assoni amielinici e debolmente mielinizzati. L’eccitazione di piccoli assoni sensoriali individuali può causare una risposta dolorosa in una persona nell’area della pelle innervata da questa fibra, dimostrando chiaramente che in alcune condizioni anche singoli assoni possono trasmettere un’eccitazione che viene percepita dal cervello come “dolore”. Molte vie afferenti al dolore amielinico sono caratterizzate da risposte “polimodali” (multiple). Tali fibre possono essere eccitate sotto l’azione di un forte stimolo meccanico che può danneggiare i tessuti e sostanze chimiche irritanti iniettate per via intradermica.
Le vie spinotalamiche (sensibilità al dolore, tattile e alla temperatura)
Le vie spinotalamiche sono le vie principali per la sensibilità al dolore, al tatto e alla temperatura nell’uomo. Le fibre della via spinotalamica terminano ai neuroni del talamo. Da questi neuroni ci sono percorsi per la corteccia somatosensoriale. Il percorso dal midollo spinale al talamo e alla corteccia somatosensoriale fornisce la componente sensoriale del dolore, ovvero informazioni sulla forza, la natura e la posizione dello stimolo del dolore. Le fibre della via spinotalamica raggiungono anche le strutture emotiogeniche talamiche e corticali, ad esempio il giro cingolato e la corteccia frontale.
Che cosa avviene?
Qualsiasi intensa irritazione della pelle sana può provocare una “tripla risposta“, che consiste in:
- Un improvviso arrossamento della pelle nella zona di irritazione.
- Arrossamento del tessuto circostante dovuto all’espansione delle arterie.
- Edema locale causato da un aumento della permeabilità vascolare. Questa reazione è probabilmente dovuta a molti fattori.
Alcuni composti vengono rilasciati dai tessuti danneggiati (potassio, istamina, serotonina, prostaglandine), altri provengono dal letto circolatorio (bradichinina) o direttamente dalle terminazioni nervose stesse (sostanza P). Alcune di queste sostanze eccitano anche le terminazioni nervose libere e la loro esposizione prolungata può in parte spiegare l’ipersensibilità della pelle che spesso si sviluppa in seguito all’effetto dannoso.
La via spinotalamica, la via del dolore e la Fisioterapia, ecco cosa può fare FisioterapiaDonna.it per il dolore!
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Il dolore e la Fisioterapia
Il dolore è uno dei problemi più urgenti della medicina moderna. Tuttavia, ancora a oggi, i meccanismi del dolore e delle sindromi dolorose non sono completamente compresi. Le idee moderne sul dolore lo interpretano come un fenomeno complesso e sfaccettato creato dallo stretto intreccio di fenomeni fisiologici e processi mentali nel corpo. Tale comprensione del dolore determina l’opportunità di un approccio multilaterale alla terapia del dolore, compreso l’uso non solo di farmaci e agenti psicoterapeutici, ma anche di metodi fisioterapici che interessano varie parti dei sistemi nocicettivi e antinocicettivi del corpo. Solo la duplice unità degli approcci eziopatogenetici e fisiologici può garantire il successo della lotta al dolore, soprattutto con il dolore cronico. L’approccio eziopatogenetico richiede di prendere in considerazione che tipo di dolore è: nocicettivo, neurologico o psicogeno. L’algoritmo terapeutico del dolore deve necessariamente tenere conto delle caratteristiche del quadro clinico, dei meccanismi del suo sviluppo.
I metodi fisioterapici
Sono privi degli svantaggi inerenti a molti farmaci, metodi di trattamento chirurgici e interventistici. Tuttavia, in determinate situazioni, possono essere altrettanto efficaci. Nel nostro centro si utilizzano le più avanzate tecniche di Fisioterapia, in un approccio globale alla persona. I principali metodi che offre la fisioterapia sono:
Terapia con onde d’urto
È un impatto sui tessuti del sistema muscolo-scheletrico con impulsi acustici a bassa frequenza che possono creare l’effetto della cavitazione nei tessuti. Il metodo ha dimostrato la sua efficacia nel trattamento di molte malattie infiammatorie di tendini, articolazioni, muscoli, nonché nella guarigione ritardata delle fratture, nella necrosi ossea asettica (avascolare) e in dozzine di altre malattie. L’effetto terapeutico ottenuto quando si utilizza la terapia con onde d’urto è associato alla sua capacità di “avviare” il processo di crescita di nuovi vasi sanguigni nei tessuti del corpo che hanno subito un tale effetto fisioterapico. Ecco perché l’effetto terapeutico risultante è a lungo termine e il paziente evita numerosi rischi associati all’uso a lungo termine di farmaci, nonché metodi di trattamento interventistici e chirurgici.
Laserterapia
Metodo di fisioterapia basato sull’impatto della radiazione laser a bassa energia nel campo ottico. Studi clinici hanno dimostrato l’efficacia del suo utilizzo nell’osteoartrite, nell’artrite reumatoide, in altre malattie articolari croniche, nonché nella patologia tendinea, nel dolore al collo e in una serie di altre malattie. L’effetto terapeutico dell’esposizione al laser è associato a reazioni fotochimiche che si verificano a livello subcellulare.
Magnetoterapia
Lo studio dell’impatto sul corpo umano di campi magnetici costanti, variabili, pulsanti di diversa intensità e frequenza ha una lunga storia. Tali studi hanno portato, tra l’altro, all’invenzione di un metodo diagnostico così noto come la terapia di risonanza magnetica. I meccanismi dell’influenza di un campo magnetico sul corpo dipendono interamente dalle sue caratteristiche (costanti o variabili, continue o pulsate, dalla frequenza del campo alternato e dal duty cycle, ecc.). Modalità separate di magnetoterapia trovano la loro applicazione nel trattamento, comprese le sindromi dolorose.
Elettroterapia
Nei tessuti colpiti, sotto l’influenza di un campo elettrico e di una corrente, appare il calore, che contribuisce ad aumentare la circolazione sanguigna locale, vengono stimolati i processi di rigenerazione e l’infiammazione scompare.
Tecar terapia riduce l’infiammazione ed edemi dei tessuti, con una conseguente riduzione del dolore. Miorilassa e è molto utile prima di praticare il massaggio manuale e la mobilizzazione
Massaggio e terapia manuale
Questi metodi implicano un effetto mirato sulle articolazioni colpite, grazie al quale i legamenti e i muscoli vengono allungati e rafforzati e la cavità articolare si espande. Le sessioni di massaggio professionale sono una meravigliosa prevenzione delle esacerbazioni di artrite, artrosi e osteocondrosi di qualsiasi localizzazione.
Trazione articolare
Un buon modo per superare la deformità articolare naturale o patologica è la trazione con un apparato di trazione. Tali sessioni sono controllate da un software per computer, grazie al quale le cavità articolari si espandono delicatamente, aumentando la vita delle articolazioni ossee.
- Attività fisica e mobilizzazione
mantenere una buona articolarità aiuta a ridurre il dolore, il movimento non solo come prevenzione ma come cura sotto rigoroso consiglio fisioterapico evitare il fai da te.!!
Conclusioni
Un’attenta e corretta consulenza e valutazione dello vostro stato doloroso è a vostra disposizione presso il Centro Fisioterapia Donna. Ciascuno dei nostri fisioterapisti per la salute delle donne è specializzato nel trattamento del dolore e può avviare un recupero e una riabilitazione rapidi e sicuri. Garantiamo un programma che verrà elaborato utilizzando metodiche tradizionali, abbinate a tecnologie di ultima generazione.