Insufficienza venosa in menopausa

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L’insufficienza venosa in menopausa rappresenta un problema serio da non sottovalutare. Questa condizione nella donna in menopausa, trova un terreno fertile per svilupparsi a causa della riduzione drastica della quantità di estrogeni e progesterone prodotti nelle ovaie. Anche per questo motivo colpisce le donne sopra i 50 anni, che hanno un rischio maggiore di sviluppare vene varicose.

Insufficienza venosa in menopausa ne parliamo con Fisioterapiadonna.it

Abbiamo già avuto modo di trattare l’argomento: Insufficienza venosa arti inferiori sintomi e a chi rivolgersi. Oggi vogliamo parlare di questa problematica legata al periodo della Menopausa. La menopausa, ha i suoi effetti sulla salute delle vene. Se ti stai avvicinando o sei in questa fase della vita, ci sono alcune cose importanti che devi sapere sulla gestione e la prevenzione di questa condizione. Sappiamo che l’aumento di estrogeni e progesterone, in seguito alla gravidanza, indebolisce i vasi sanguigni assottigliando le pareti delle vene. Durante la menopausa la forte diminuzione di entrambi gli ormoni, avrà l’effetto opposto, un eccessivo ispessimento e costrizione delle pareti venose.

La diminuzione dei livelli ormonali in menopausa aumenta il rischio di vene varicose.

Le fluttuazioni ormonali in premenopausa, perimenopausa e menopausa, possono verificarsi per molti anni. L’aumento e la successiva diminuzione di estrogeni e progesterone durante queste fasi possono creare pareti venose ispessite e meno flessibili. Gli effetti si verificano anche lungo le valvole che dirigono il flusso di ritorno al cuore. Le aree ispessite lungo queste valvole impediranno loro di chiudersi, consentendo al sangue di fluire liberamente in entrambe le direzioni. Il sangue tenderà ad accumularsi anche nelle aree circostanti le valvole, contribuendo al loro aspetto gonfio e nodoso. Le pareti delle vene ispessite creano percorsi ristretti per il ritorno del sangue, causando congestione e ulteriore gonfiore.

Cosa possiamo fare per prevenire e ridurre il loro aspetto durante la menopausa?

Come per la gravidanza, le vene varicose sperimentate durante la transizione alla menopausa nelle donne, comunemente svaniscono. La maggior parte delle volte, non sono dolorose e la loro presenza è principalmente cosmetica. Per alcune donne, tuttavia, ci sono sintomi associati, come dolore, pesantezza, problemi della pelle e coaguli di sangue. Le donne che manifestano questi sintomi dovrebbero consultare il proprio medico o uno specialista per quanto riguarda la terapia ormonale sostitutiva.

TOS terapia ormonale sostitutiva

A meno che non siano presenti altre condizioni che ne impediscano l’uso, la terapia ormonale sostitutiva può essere continuata durante il trattamento delle vene varicose. I pazienti che sono a più alto rischio di coaguli di sangue a causa di fattori genetici o dello stile di vita potrebbero aver bisogno di discutere altre forme o trattamenti con il proprio medico o specialista. Altrimenti, l’adozione di un sano programma di esercizi cardiaci a basso impatto, che utilizza i muscoli della parte inferiore del corpo e delle gambe, aiuterà la circolazione e migliorerà la condizione. Altre azioni da intraprendere includono frequenti pause in piedi durante il lavoro sedentario ed evitare casi in cui è necessario stare in piedi a lungo termine.

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Insufficienza venosa e rimedi efficaci!

Insufficienza venosa in menopausa

Durante la menopausa, ci sono vari modi per migliorare la salute vascolare. Questi ridurranno le possibilità che le vene varicose si formino e gestiscono le vene che sono già apparse. Di seguito riportiamo le metodologie più in uso per contenerle:

  • Esercizio: muoversi è ottimo per la salute vascolare. È essenziale rendere prioritario l’esercizio a basso impatto. Non solo aiuterà a migliorare i problemi delle vene varicose, ma dovrebbe alleviare le gambe pesanti, ridurre le ulcere venose e aiutare a mantenere un peso sano. 
  • Calze a compressione: indossare quotidianamente calze a compressione può aiutare le vene a far risalire il sangue dalle gambe. Questo semplice strumento può impedire la formazione di vene varicose e alleviare i sintomi delle vene danneggiate esistenti. 
  • Terapia ormonale sostitutiva: può alleviare molti sintomi della menopausa come vampate di calore, problemi di sonno, sbalzi d’umore e vene indebolite. Le compresse, i gel, i cerotti e gli impianti prescritti, possono ridurre la visibilità delle vene varicose. 
  • Alimentazione sana: la scelta dei cibi sani giusti può fare miracoli per la salute delle vene. Alcuni dei cibi migliori da mangiare sono avocado, barbabietole, asparagi, rosmarino, zenzero, mele e grano saraceno. Questi alimenti contengono sostanze nutritive che sono benefiche per la funzione delle vene

Cosa propone la fisioterapia per questo problema durante la menopausa?

L’evidenza scientifica supporta il trattamento fisioterapico nell’insufficienza venosa. “La ricerca suggerisce che i trattamenti, come l’esercizio fisico, che mirano ad aumentare il movimento dell’articolazione della caviglia e rafforzare la pompa muscolare nel polpaccio della gamba possono essere utili per prevenire il peggioramento della malattia e delle sue conseguenze.” Il ruolo del fisioterapista è quello di aiutare a migliorare i sistemi di drenaggio e fornire al paziente strategie di movimento per migliorare la circolazione! Attraverso tecniche di terapia manuale come il drenaggio linfatico o le tecniche di effleurage, l’obiettivo è ridurre l’edema periferico. Con esercizi specifici per gli arti inferiori, invece, verranno attivati i muscoli che fungeranno da pompa, aiutando il sistema venoso nella sua funzione circolatoria. Possiamo aiutarci anche con esercizi respiratori, e misure posturali di elevazione del segmento. Infine, possono essere utilizzate anche diverse bende per facilitare la circolazione verso l’alto al cuore.

La fisioterapia aiuta concretamente!

Medici

La Fisioterapia si occupa quindi di agire in quei trattamenti che vengono classificati come conservativi. Si tratta di una terapia non chirurgica che raggruppa tutti i percorsi possibili e praticabili prima di intervento chirurgico. Ridurre il dolore, recuperare la mobilità articolare e il tono muscolare, ad esempio, sono tutte pratiche conservative. Il passo più importante di queste terapie è includere l’educazione del paziente, per ottenere risultati migliori dopo il trattamento. Considerando ad esempio l’alimentazione è evidente come la corretta educazione del paziente sia fondamentale, Il controllo del peso, la cura degli arti e degli esercizi specifici, sono tra le strategie preferite e efficaci della fisioterapia.

Conclusione

L’Insufficienza venosa in menopausa, merita di essere trattata, prima di tutto con un’importante formazione al paziente sulle buone abitudini da tenere. Questo tipo di problema viene ampiamente trattato dai fisioterapisti che partecipano al progetto Fisioterapia Donna. Se avete bisogno di un aiuto perchè ravvisate i sintomi di cui abbiamo parlato, non esitate a contattarci, uno dei nostri fisioterapisti, sarà disponibile per rispondere alle tue domande sull’argomento. Potete contattarci direttamente o inoltrarci una mail con le vostre richieste, faremo il possibile fornirvi le risposte che cercate.

Chiama la Dott.ssa Devecchi 3939054502 per maggiori informazioni

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