Insufficienza venosa in gravidanza

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Oggi ci occuperemo di un problema noto a molte donne durante il periodo di gestazione, l’insufficienza venosa in gravidanza! Oltre a verificare perchè succede ci occuperemo di capire come l’intervento della fisioterapia può essere molto importante per ottenere un miglioramento della situazione. 

Insufficienza venosa in gravidanza, ne parliamo con Fisioterapiadonna.it

I problemi venosi in gravidanza sono molto frequenti, molto probabilmente sono più conosciuti sotto il nome di vene varicose, ma in ogni caso dipendono da un’insufficienza venosa cronica (IVC). La malattia venosa cronica rappresenta una delle condizioni mediche più frequenti che si potrebbero osservare nella popolazione generale ed ha un notevole impatto socioeconomico.

L’esatta prevalenza della malattia venosa cronica è difficile da determinare a causa delle differenze nei criteri di selezione e nella definizione della malattia, ma si stima che sia presente nel 30% degli adulti nella popolazione occidentale, colpendo  il 10% al 15% degli uomini e dal 20% al 25% delle donne.

Cos’è l’insufficienza venosa cronica?

L’insufficienza venosa cronica si verifica quando le vene delle gambe non consentono al sangue di tornare al cuore. Normalmente, le valvole nelle vene assicurano che il sangue scorra verso il cuore. Quando queste valvole non funzionano bene, il sangue può anche fluire all’indietro. Ciò può causare la raccolta (ristagno) di sangue nelle gambe.

Se questa condizione non viene trattata, si può sviluppare:

  • Dolore.
  • Rigonfiamento.
  • Crampi.
  • Cambiamenti della pelle.
  • Vene varicose.
  • Ulcere alle gambe.

L’insufficienza venosa cronica non è una grave minaccia per la salute. Ma può essere doloroso e invalidante.

Malattie venose croniche e Gravidanza

Insufficienza venosa in gravidanza

I fattori predisponenti per l’insufficienza venosa cronica includono età, sesso, obesità, stile di vita, ereditarietà e inattività fisica. La gravidanza è un importante fattore predisponente per lo sviluppo dell’insufficienza venosa e può essere osservato nel 28% di tutte le gravidanze. 

L’insufficienza venosa si manifesta durante la gravidanza per due ragioni principali:

  • Un utero gravido ingrossato, con conseguente ipertensione nelle vene degli arti inferiori, distensione e danno valvolare, che ostruisce il deflusso venoso pelvico.
  • Un aumento della secrezione ormonale, che indebolisce la parete venosa. Elevati livelli sierici di estradiolo, durante la gravidanza, sono significativamente associati con distensibilità venosa ed evidenza clinica di varici nelle donne in menopausa.

I sintomi dell’insufficienza venosa cronica

Avete presente la sensazione di gambe pesanti, affaticate o gonfie? Questi sintomi sono spesso associati all’insufficienza venosa cronica, tuttavia essendo abbastanza generici, possono apparire come sintomi di altre condizioni di salute.

In genere i sintomi dell’insufficienza venosa cronica possono includere:

  • Gonfiore alle gambe o alle caviglie.
  • Sensazione di tensione ai polpacci o prurito alle gambe.
  • Dolore quando si cammina che si ferma quando si riposa.
  • Pelle di colore marrone, spesso vicino alle caviglie.
  • Vene varicose.
  • Ulcere alle gambe, che a volte sono difficili da trattare.
  • Avere una sensazione di disagio alle gambe e un bisogno di doverle muovere.
  • Crampi dolorosi alle gambe o spasmi muscolari.

Le cause dell’insufficienza venosa cronica?

Ci sono molte cause che conducono a questa patologia, essere in sovrappeso, essere incinta, avere una storia familiare con questo tipo di problema. Anche lesioni o interventi chirurgici alle gambe, una storia di coaguli (trombosi venosa profonda) o la pressione alta possono contribuire a creare questa condizione. La mancanza di esercizio fisico e il fumo di sigaretta infine sono fattori determinanti.

Insufficienza venosa in gravidanza terapia

Come individuare il pavimento pelvico

La diagnosi di IVC durante la gravidanza!

Come detto i sintomi dell IVC possono essere fraintesi, per essere sicuri, un esame clinico e una valutazione ecografica Doppler, sono il metodo migliore per diagnosticare l’insufficienza venosa durante la gravidanza. I sintomi di cui abbiamo parlato, potrebbero essere osservati durante l’esame clinico e l’interrogatorio anamnestico; è quindi importante determinare se le vene varicose erano presenti o meno prima della gravidanza e se il paziente ha una storia familiare di malattia venosa cronica. In ogni caso tutti i pazienti che lamentano qualsiasi tipo di insufficienza venosa, è necessario eseguire prima possibile un ecografia color Doppler degli arti inferiori.

Insufficienza venosa arti inferiori in gravidanza e fisioterapia!

Esistono molte opzioni di trattamento, dai metodi medici, farmacologici e conservativi. La Fisioterapia si occupa dei trattamenti conservativi. Di cosa si occupano i trattamenti conservativi? Si tratta di una terapia non chirurgica che raggruppa tutti i percorsi possibili e praticabili prima di intervento chirurgico.

Ridurre il dolore, recuperare la mobilità articolare e il tono muscolare, ad esempio, sono tutte pratiche conservative.  Il passo più importante di queste terapie è includere l’educazione del paziente, per ottenere risultati migliori dopo il trattamento.

La formazione del paziente sui cambiamenti nello stile di vita è importante se non fondamentale. Concetti come il controllo del peso, la cura degli arti e gli esercizi ottimali per mantenere elastici i muscoli del polpaccio e l’articolazione della caviglia sono tra le strategie preferite.

Cosa include un trattamento conservativo?

La calza a compressione (CS):

Si avvale dell’utilizzo della terapia compressiva, che è considerata il “gold standard” per l’IVC. Si tratta di  calze elastiche, bende e dispositivi di compressione pneumatica che il paziente usa sistematicamente. Come detto l’educazione del paziente è essenziale, purtroppo questa condizione può essere cronica e necessita di cure per tutta la vita. Quindi i pazienti con IVC dovrebbero incoraggiare a mantenere un peso corporeo normale, fare esercizio quotidiano (un programma di camminata è particolarmente indicato) e indossare indumenti compressivi per tutto il giorno.

La maggior parte dei pazienti ottiene un adeguato sollievo dai sintomi utilizzando calze a compressione graduata a lungo termine, elevazione delle gambe e antidolorifici orali. Per le velocità di compressione la graduazione consigliata è di 40-70 mmHg e nei casi più gravi può essere aumentata a 140 mmHg. Le calze indossate quotidianamente sono il trattamento ideale per i pazienti che non desiderano un intervento chirurgico. 

Programma di esercizi strutturati

La IVC causa l’immobilità della caviglia a causa della conservazione del tessuto fibrotico. A causa dell’immobilità, la pompa muscolare del polpaccio non può essere attivata e il sangue venoso non ritorna al cuore.

La presenza di qualsiasi anomalia nelle funzioni di pompa del muscolo del polpaccio gioca un ruolo significativo nello sviluppo della IVC. Nei pazienti con IVC, è stato utilizzato un programma di esercizi progressivi per riabilitare la funzione di pompa muscolare e migliorare i sintomi.

È necessario un normale movimento di deambulazione per l’attivazione della pompa muscolare del polpaccio. È stato riscontrato che il programma di esercizi due volte a settimana ha aumentato l’angolo di flessione dorsale e plantare in quelli con IVC. 

Altre pratiche dalla fisioterapia:

La terapia decongestionante completa (CDT), di cui ci siamo occupati nell’articolo, Edemi arti inferiori cosa fare. Il massaggio drenante e bendaggi crioterapici posso essere un sollievo durante il periodo gestazionale, altri trattamenti come la pressoterapia, la radiofrequenza sono ovviamente da rinviare dopo il parto.

Conclusione

Insufficienza venosa in gravidanza, merita di essere trattata, prima di tutto con un’importante formazione al paziente sulle buone abitudini da tenere. Quando si dovessero presentare dei problemi, rivolgersi ad un fisioterapista è la cosa migliore da fare. Questo tipo di problema viene ampiamente trattato dai fisioterapisti che partecipano al progetto Fisioterapia Donna.

Se hai bisogno di un aiuto perchè sei incinta e ravvisi i sintomi di cui abbiamo parlato, non esitare a contattarci, uno dei nostri fisioterapisti, sarà disponibile per rispondere alle tue domande sull’argomento. Potete contattarci direttamente o inoltrarci una mail con le vostre richieste, faremo il possibile fornirvi le risposte che cercate.

Chiama ora la Dott.ssa Giusi Devecchi 3939054502 per una consulenza

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