Incontinenza urinaria femminile giovanile

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L’incontinenza urinaria, ovvero la perdita del controllo della vescica, è un problema comune e spesso imbarazzante. La gravità varia dalle perdite occasionali di urina quando si tossisce o starnutisce, per avere un bisogno di urinare che è così improvviso e forte da non arrivare in bagno in tempo. Incontinenza urinaria femminile giovanile, può essere definita come un adolescente di età compresa tra 12 e 17-30 anni che lamenta perdita involontaria di urina più volte al giorno durante le normali attività o starnuti o tosse piuttosto che durante le attività sportive.

Incontinenza urinaria femminile giovanile, da cosa dipende e come si affronta?

L’incontinenza urinaria giovanile è un disturbo che può colpire purtroppo anche gli adolescenti e non solo gli anziani. Mentre nell’adulto e nell’anziano viene solitamente associato a un deterioramento muscolare, a un mancato controllo sfinteriale e cognitivo, nei giovani il disturbo è associato ad altre cause. Purtroppo non si parla di un fenomeno sporadico ma è molto più frequente di quanto si pensi. A nascondere i numeri effettivi contribuisce l’ovvio disagio e la reticenza a parlarne.

Un problema nascosto ma evidente e invalidante!

Incontinenza urinaria femminile giovanile

Queste perdite di urina rappresentano un problema invalidante che di fatto, impedisce le normali attività quotidiane oltre ad avere forti conseguenze da un punto di vista psico/fisico. Il sesso femminile è il più colpito da questo disturbo e non a caso. La conformazione anatomica della vescica femminile, l’utero e le gravidanze, possono favorire l’insorgere del disturbo o peggiorarlo se presente.

Quali sono le cause?

Non esiste un’unica tipologia di incontinenza, a seconda della condizione si definiscono cause. Nel seguente schema sono riportate le principali classificazioni dell’incontinenza urinaria:

I tipi di incontinenza urinaria

  • Stress. Perdita di piccole quantità di urina durante il movimento fisico (tosse, starnuti, esercizio fisico).
  • Urge. Perdita di grandi quantità di urina in momenti inaspettati, anche durante il sonno.
  • Vescica iperattiva. Frequenza e urgenza urinarie, con o senza incontinenza da urgenza.
  • Funzionale. Minzione prematura a causa di disabilità fisica, ostacoli esterni o problemi nel pensare o comunicare che impediscono a una persona di raggiungere un bagno.
  • Straripamento. Perdita imprevista di piccole quantità di urina a causa della vescica piena.
  • Misto. Di solito l’insorgenza di stress e sollecitare l’incontinenza insieme.
  • Transitorio. Perdite che si verificano temporaneamente a causa di una situazione che passerà (infezione, assunzione di un nuovo farmaco, raffreddore con tosse).

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Le principali cause di incontinenza urinaria giovanile riportare in letteratura sono:

  • Fattori ereditari.
  • Un prolasso della vescica.
  • Essere sovrappeso o obesi.
  • La stitichezza, costipazione.
  • Le infezioni delle vie urinarie (es. cistite).
  • Aver subito interventi chirurgici addominali.
  • L’assunzione di farmaci antidepressivi e diuretici.
  • Patologie neurologiche come la sclerosi multipla o il morbo di Parkinson.
  • L’evento del parto. In seguito ad esso i muscoli pelvici risultano indeboliti.
  • Un consumo eccessivo di alimenti e bevande eccitanti e diuretici (caffè o cioccolato).

L’incontinenza urinaria giovanile si manifesta come abbiamo accennato, con perdite involontarie di urina che sono essere causate da tre fattori:

  • Mancata capacità della vescica di percepire il suo riempimento.
  • Incapacità di rinviare lo stimolo allo svuotamento vescicale.
  • Ridotta facoltà di svuotare volontariamente e in modo completo la vescica.

Che tipologia di incontinenza hai?

Incontinenza urinaria femminile giovanile

Stabilire la tipologia di incontinenza della quale si soffre è fondamentale per procedere con il giusto percorso. Per diagnosticare il problema, il medico vi chiederà innanzitutto i sintomi e la vostra storia medica. Molti specialisti iniziano facendo compilare un diario dove si annotano le volte che si urina e le quantità di urina che viene espulsa.

Questi diari sono molto utili per rivelare evidenti fattori che possono aiutare a definire il problema; inclusi sforzo e disagio, assunzione di liquidi, uso di droghe, interventi chirurgici recenti e malattie. Se il diario e la storia medica non definiscono il problema, almeno suggeriranno quali esami sono necessari.

Gli esami per individuare il problema!

Il medico oltre al diario esegue una visita per escludere segni di patologie che causano incontinenza, inclusi blocchi curabili da escrescenze intestinali o pelviche. Inoltre, la debolezza del pavimento pelvico che porta all’incontinenza può causare una condizione chiamata prolasso, in cui la vagina o la vescica inizia a sporgere fuori dal corpo. Il medico può misurare la capacità della vescica, misurare l’urina residua per l’evidenza di muscoli della vescica mal funzionanti. Inoltre il medico può anche raccomandare altri test:

  • Test da sforzo alla vescica. Tossisce vigorosamente mentre il medico osserva la perdita di urina dall’apertura urinaria.
  • Analisi delle urine e coltura delle urine. I tecnici di laboratorio testano l’urina per rilevare infezioni, calcoli urinari o altre cause che contribuiscono.
  • Ultrasuoni: questo test utilizza le onde sonore per creare un’immagine di reni, ureteri, vescica e uretra.
  • Cistoscopia: il medico inserisce un tubo sottile con una minuscola videocamera nell’uretra per vedere all’interno dell’uretra e della vescica.
  • Urodinamica. Varie tecniche misurano la pressione nella vescica e il flusso di urina.

Incontinenza urinaria femminile giovanile, come viene trattata?

Possono esserci diversi approcci per la cura dell’incontinenza ma tutti si basano sull’entità del problema e dipendono dalle cause che lo hanno creato.

Sostanzialmente esistono tre approcci:

  • Rieducazione pelvica. Si tratta di un intervento riabilitativo che insegna a gestire e controllare le contrazioni muscolari. Lo scopo è quello di rinforzare la muscolatura pelvica grazie ad esercizi specifici (Kegel) o utilizzando apparecchiature elettriche per la stimolazione passiva, il biofeeback per un lavoro attivo, la radiofrequenza per stimolare i tessuti ringiovanirli e tonificare la muscolatura.
  • Terapia farmacologica. Si utilizzano prevalentemente ormoni, farmaci anticolinergici o simpaticomimetici, che riducono il numero delle contrazioni involontarie, provocano una contrazione dello sfintere vescicale e migliorano la vascolarizzazione e il tono.
  • Terapia chirurgica. Viene presa in considerazione solo quando la terapia riabilitativa e farmacologica non ha sortito gli effetti desiderati. È un approccio invasivo che ha come obiettivo quello di costruire strutture di sostegno della vescica.

Un corretto approccio, parte sempre dalle cose più facili!

Una volta stabilita la tipologia di incontinenza urinaria, si può procedere ad intraprendere il giusto percorso per risolverla. Già guardando il diario minzionale è possibile correggere l’eccessivo accesso al bagno, la minzione preventiva o la ridotta o eccessiva idratazione. Prima ancora, la correzione di alcune abitudini quotidiane come: una dieta per ridurre il peso corporeo, un’adeguata alimentazione scarsa di alimenti e bevande diuretiche, una corretta attività intestinale, la riduzione del fumo, possono cambiare radicalmente l’entità del problema.

Conclusioni

Come abbiamo visto l’argomento incontinenza urinaria femminile giovanile, è composta da diverse azioni che il fisioterapista, insieme al medico possono mettere in atto per migliorare la condizione che affligge la paziente. Un’attenta e corretta consulenza e Valutazione Pelvica è a vostra disposizione presso il Centro Fisioterapia Donna. Garantiamo un programma che verrà elaborato utilizzando metodiche tradizionali, abbinate a tecnologie di ultima generazione.

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