Il diritto costituzionale alla sessualità

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La costituzione Italiana riconosce e sancisce il diritto costituzionale alla sessualità. Su questo tema Fisioterapiadonna.it si spende quotidianamente per dare un’informazione corretta nei confronti di uomini e donne.

Il diritto costituzionale alla sessualità, ne parliamo con Fisioterapiadonna.it!

Che cos’è il diritto alla sessualità? La sfera esistenziale della persona comprende anche l’aspetto della sessualità: attraverso di essa si realizza il diritto alla procreazione, veicolo privilegiato per la costituzione del nucleo famigliare jure sanguinis. Ma la sessualità è, prima ancora che attività finalizzata alla riproduzione (strumento), attività in cui si esplica cioè si manifesta, sviluppa e realizza la persona nella sua più intima natura. Non è un’interpretazione, non ci stiamo inventando nulla, ciò che scriviamo ha fonti legislative certe:

Le principali fonti legislative

Il diritto costituzionale alla sessualità

  • Costituzione della Repubblica Italiana (1948). 
  • Codice Penale (1930).
  • Codice Civile (1942).
  • Legislazione speciale (es. prostituzione, aborto…).
  • Dichiarazione ONU sull’eliminazione della violenza contro le donne: risoluzione 48/104 del 20 dicembre 1993
  • Convenzione di Lanzarote (Consiglio d’Europa, 2007) per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale: ratificata dall’Italia con la Legge n. 172/2012.
  • Convenzione di Istanbul (Consiglio d’Europa, 2011) sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica: ratificata dall’Italia con la Legge n. 77/2013.
  • Legge sul «Femminicidio»: Decreto Legge n. 93/2013 «Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province», convertito con modificazioni dalla Legge n. 119/2013.
  • Legge Cirinnà (unioni civili e convivenze): Legge n. 76/2016.

Sessualità = Diritto inviolabile ai sensi dell’art. 2 della Costituzione:

  • «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità». 

La costituzione, la massima tutela!

La costituzione, la massima tutela!

La sessualità, costituendo uno degli essenziali modi di espressione della persona umana, è ricompresa tra le posizioni soggettive direttamente tutelate dalla Costituzione Italiana. Il diritto alla sessualità, dunque, è un diritto assoluto e inviolabile. L’art. 3 della Costituzione sancisce la pari dignità sociale e l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Inoltre, sapevate che il danno alla vita sessuale va riconosciuto senza pregiudizi. Nel decidere le domande relative ai danni nell’ambito delle procedure di responsabilità medica, i giudici nazionali non possono stabilire che la sessualità non sia importante per una donna di cinquant’anni.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – sentenza n. 17484 del 25 luglio 2017

La sentenza, relativa ai danni nell’ambito delle procedure di responsabilità medica, dice che non si può discriminare la persona in base all’età, al sesso; riflettendo un’idea tradizionale della sessualità femminile legata all’età fertile. È scorretto ignorarne la sua rilevanza fisica e psicologica, ai fini di un autorealizzazione della donna, come persona. Non a caso l’art. 21 della Costituzione, sancisce il principio della libertà di manifestazione del pensiero, attraverso la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

L’età del consenso!

Finora abbiamo parlato di donne mature ma come ci si comporta con i ragazzi dal punto di vista della sessualità, da quanti anni si può parlare di consenso? L’età del consenso è chiamata, in diritto, l’età in cui una persona è considerata capace di dare un consenso informato a comportamenti regolati dalla legge, in particolare i rapporti e gli atti sessuali. È bene fare una netta distinzione, l’età del consenso NON va confusa con la maggiore età. In Italia l’età del consenso (14 anni) non si identifica con la maggiore età (18 anni) ed è identica sia per i maschi sia per le femmine, tanto per i rapporti eterosessuali quanto per i rapporti omosessuali. La media mondiale di tale età è di 16 anni, con punte verso il basso di 12 e verso l’alto di 19. In alcuni Paesi il concetto di «età del consenso» è assente; in altri essa varia a seconda che si parli di rapporti eterosessuali oppure omosessuali, ed in altri ancora è discriminante la manifestazione dei caratteri sessuali secondari.

Una linea di demarcazione netta!

Una linea di demarcazione netta!

L’art. 609 quater del codice penale Italiano, commina una pena identica a quella prevista per la violenza sessuale, se gli atti sessuali sono compiuti con persona minore di anni:

  • 14, età del consenso.
  • 13, non punibilità se tra i due partner non ci sono più di 3 anni di differenza.
  • 16, se il colpevole è ascendente, genitore o convivente, tutore o persona cui il minore è affidato.

La verifica dell’età del partner spetta al partner eventualmente maggiorenne.

Il codice penale in merito a questo è preciso. L’Art. 602-quater del codice penale, riferendosi all’ignoranza dell’età della persona offesa riporta:

  • Quando i delitti previsti dalla presente sezione sono commessi in danno di un minore degli anni diciotto, il colpevole non può invocare a propria scusa l’ignoranza dell’età della persona offesa, salvo che si tratti di ignoranza inevitabile.

L’art. 609 sexies

  • È inoltre illegale compiere atti sessuali in presenza di una persona minore degli anni 14 con l’intenzione di farla assistere, anche se la persona minorenne non partecipa a questi atti (corruzione di minorenne, art. 609 quinquies c.p.).

Prima della Legge 15/2/1996 n. 66 le ragioni della tutela penale risiedevano nell’interesse sociale, perciò pubblico, alla protezione dell’inviolabilità carnale. L’oggetto di tutela non era quindi la persona ma la moralità pubblica e il buon costume.

Conclusione

Conclusione

Il diritto costituzionale alla sessualità è uno dei temi sui quali dovrebbe esserci una maggiore informazione. Speriamo di essere riusciti a trasmettere alcuni concetti basici ma essenziali comunicando alla platea di lettori, concetti rilevanti. Fisioterapia donna è un progetto per far fronte ai bisogni delle donne, grazie a un approccio multidisciplinare per trasformare ogni donna nel meglio di sé. Se avete curiosità o domande sull’argomento e sapere in concreto cosa possiamo fare per voi, potete contattarci direttamente o inoltrarci una mail con le vostre richieste, faremo il possibile fornirvi le risposte che cercate.

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